La vita dipinta di
Franco Fontanella

MOSTRA ANTOLOGICA

per i 50 anni di attività dell’Artigiano dell’Arte

A cura di Stefano Papetti e Gino Troli

 

ANCONA

La Mole - Sala Vanvitelli

8 dicembre 2021 - 6 gennaio 2022

Orari mostra: 
Dal martedì alla domenica 10-12 e 16-20

Inaugurazione:
Mercoledì 8 dicembre alle 16:30

Info
mostra@francofontanella.it

Il percorso della mostra è audiodescritto e tradotto in lingua inglese.

La vita dipinta arriva finalmente nelle Marche, terra natia dell’artista, dopo l’inaugurazione a Roma, in ottobre, nella prestigiosa sede espositiva del Pio Sodalizio dei Piceni, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’Assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini e del prof. Vittorio Sgarbi.

La mostra, promossa dalla Regione Marche con il patrocinio del Ministero della Cultura, ricostruisce i primi 50 anni di attività dell’artista osimano e si propone di raccontare come è nato e si è sviluppato nel tempo il suo talento attraverso l’esposizione di circa 90 opere pittoriche e con l’ausilio di diverse video installazioni, per un racconto che parte dagli esordi con le influenze cubiste, passa per l’amore verso l’arte del Rinascimento Italiano e per la tecnica dell’affresco, la realizzazione di copie d’autore, di decorazioni murali,  fino ad arrivare alle opere ispirate alla classicità e all’iperrealismo, soprattutto nature morte e paesaggi marchigiani, con particolare predilezione per le vedute della Riviera del Conero.

Curatori della mostra sono il prof. Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca Civica e della Galleria Civica di Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno e docente di Museologia e Restauro dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Camerino, curatore di importanti iniziative espositive e studioso dell'arte marchigiana rinascimentale e barocca, e il prof. Gino Troli, presidente dell’AMAT, l’agenzia per lo spettacolo e la cultura della Regione, già assessore alla cultura prima del Comune di San Benedetto e poi della Regione Marche, e con la partecipazione del prof. Vittorio Sgarbi, noto critico e storico dell'arte.
Inoltre, ad impreziosire il percorso della mostra, è presente una video installazione a cura del prof. Francesco De Melis, cineasta-etnologo, antropologo della musica, compositore e produttore, che porta in mostra ciò a cui raramente si ha l’occasione di assistere, ovvero il gesto dell’artista all’opera.

Vittorio Sgarbi, durante la conferenza stampa, tra i vari passaggi del suo intervento, parla della mostra come di un ponte tra passato e presente, molto interessante dal punto di vista critico, e sottolinea che Franco Fontanella è un'artista antico che vive oggi, che cerca di capire qual è il pensiero di grandi maestri e di elaborare il proprio in dialogo con loro, con la volontà di far capire che la storia dell'arte è una sola e che tutta l'arte è contemporanea.

Franco Fontanella dipinge Le Marche

"Conosco l’artista Franco Fontanella fin da quando, ormai tanti anni fa, camminando sulla via principale di una città della nostra regione, fui colpito da una raffigurazione delle “Due Sorelle”. […] ho scoperto un artista che esaltava la bellezza del nostro territorio, le campagne, i borghi, gli scorci, i colori delle stagioni, e che tramite le sue opere ci faceva scoprire meraviglie che la quotidianità rischia di sminuire. Franco Fontanella ha il merito di creare, con la sua arte, anche un valore che va oltre la cultura del paesaggio e dei luoghi della nostra meravigliosa regione. Le sue opere infatti diventano veicolo di forti emozioni che creano testimonianza ed esaltano la bellezza della nostra terra. Questo è, tra i tanti meriti, quello che si è guadagnato con tanti anni di attività, una sapienza unica che imprime per sempre nelle sue opere la straordinarietà della nostra regione e che lo pone come custode in questa epoca di una bellezza infinita".

Francesco Acquaroli 
Presidente della Regione Marche 

La vita dipinta…

La vita dipinta …” è una mostra che narra di un lungo cammino artistico sviluppatosi in una bottega di maestro artigiano tra Osimo e Porto Recanati, dove Franco Fontanella è cresciuto e si è imposto respirando arte in ogni momento, mettendosi spesso a dura prova con molteplici discipline artistiche che lo hanno portato, nel tempo, a perfezionare sempre più i suoi modelli di riferimento e che, oggi, lo consacrano a vero grande artista della nostra terra.

Giorgia Latini
Assessore alla Cultura Regione Marche

Uomo del Rinascimento

"Guardando Franco approntare il materiale prima di cominciare a lavorare davanti ad un muro non si può fare a meno di immaginarselo, a Roma o a Firenze, cinque secoli fa più o meno, a contrattare coi committenti d’allora sui soggetti, i tempi e i compensi delle sue opere, magari avrebbe anche avuto un soprannome come “il veloce” o “l’irruento” per la rapidità di esecuzione."

Giuseppe Bacchiocchi

La tecnica al servizio dell’Arte

"Nel mondo greco e in quello latino due diverse parole indicavano il contesto della creazione artistica, ars e tèchne, l’una focalizza il suo interesse sull’aspetto creativo ed immaginativo, l’altra invece sulla sapienza tecnica, sul saper fare. Nel corso dei secoli, ma soprattutto con l’avvento delle Avanguardie del primo Novecento, si è interrotto l’equilibrato rapporto fra questi due elementi complementari e si è spinto l’acceleratore sulla valorizzazione dell’aspetto creativo, relegando la tecnica ad un ruolo secondario, se non affatto inutile. 
Questa premessa ci appare quanto mai necessaria nel presentare le opere realizzate dal maestro Fontanella nei suoi primi cinquanta anni di attività: egli è infatti un caso atipico nel contesto artistico del XXI secolo per la straordinaria qualità tecnica che i suoi dipinti esprimono a livello altissimo. Fontanella, è bene ricordarlo, è un artista autodidatta: non ha frequentato né l’Istituto d’Arte né l’Accademia, ma ha acquisito ed affinato la sua creatività nel corso degli anni. Una passione innata che l’ha spinto a dipingere già da adolescente.
In un’epoca in cui gli aspetti tecnici del fare artistico vengono spesso sottovalutati, Fontanella riafferma che non è possibile trasmettere emozioni se non si conoscono i mezzi attraverso i quali esprimerle. Insomma la sua cinquantennale attività che questa mostra vuole ricordare attesta che la creatività, se non è sostenuta dalla competenza tecnica, lascia sempre qualcosa di inespresso."

Stefano Papetti

L’affresco e l’amore per la sfida

"L’amore dell’artista per la tecnica dell’affresco è viscerale, non solo perché l’ha utilizzata per anni facendone il suo mestiere, ma per la sfida che essa rappresenta. Essendo rimasta una tecnica immutata nel tempo, l’affresco è da sempre una vera e propria prova per ogni artista che vi si cimenti.
Il tempo: la sfida è innanzitutto contro il tempo. Occorre essere pittori di getto, veloci e dalla grande abilità tecnica."

Cristina Caponi

La pittura a difesa del paesaggio

"Rimane la pittura a difesa del paesaggio, resta il mestiere di narratore delle forme che Fontanella coltiva con una perizia tecnica da sapiente artigiano che puntualizza, definisce e dipana in ogni suo quadro.  Ogni volta egli sa raccogliere, come i suoi predecessori, la preziosa trama di una realtà che lo sguardo sa ancora percepire e che la pittura ormai sola sa tramandare, se la mano è quella di chi sa dipingere la vita per vocazione."

Gino Troli

Copie d’autore

"Questo, d'altronde, è il senso forse più autentico fra quelli riconoscibili all'esperienza artistica di Fontanella, l'essersi mosso per vie traverse, anche non poco estroflesse, riuscendo peraltro a conseguire risultati chiarissimi nella loro coerenza anche programmatica. La stessa coerenza che Fontanella manifesta nelle sue “copie d'autore” e nei “à la maniere de…”, immergendosi in una contemporaneità del passato che non va più emulata, va solo recitata in costume nell'integrità di testi imperituri in cui gode a mimetizzarsi. Come se, a dispetto della storia, quello non fosse un “c'è stato”, ma sempre una prima volta."

Vittorio Sgarbi

INAUGURAZIONE

ROMA 2021

MODALITÀ PER L’ACCESSO ALLA MOSTRA

In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti (rif. D.L. del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 è obbligatorio esibire il Green Pass – Certificazione verde COVID-19.

Le disposizioni non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale (bambini sotto i 12 anni) e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolari del Ministero della salute.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.dgc.gov.it.

Rimangono inoltre in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid:
per l’ingresso è necessaria la misurazione della temperatura ed è obbligatorio indossare la propria mascherina. Se nel giorno della visita ti verrà rilevata una temperatura superiore a 37,5° non potrai accedere agli spazi museali.